Il libro Capitalismo Carnivoro (Il Saggiatore, 2023), di Francesca Grazioli vince con 73 voti la prima edizione del Premio Science Book of the Year, il riconoscimento alla letteratura scientifica promosso da ItalyPost nell’ambito della dodicesima edizione di Trieste Next, nel decimo anno della scomparsa di Margherita Hack. Il premio è stata la novità dell’edizione 2023 della manifestazione, promossa da Comune di Trieste, Università di Trieste, ItalyPost, Area Science Park, Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica sperimentale – OGS e Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati – SISSA. Co-promotore della manifestazione, realizzata in collaborazione con la Commissione Europea – Rappresentanza di Milano, è la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.
Il libro vincitore, decretato dalla Giuria dei Lettori composta da 300 giurati provenienti da tutt’Italia e presenti alla manifestazione (di cui 257 votanti), ha sbaragliato l’agguerrita concorrenza degli altri quattro volumi finalisti, selezionati da una Giuria Scientifica: Il male detto, di Roberta Fulci (Codice, 2023) con 57 voti, La cura inaspettata, di Alessandro Aiuti e Annamaria Zaccheddu (Mondadori, 2023) con 49 voti, I superbatteri (Raffaello Cortina editore, 2023), di Fabrizio Pregliasco e Paola Arosio con 48 voti e Le sfide di Marte, di Paolo Ferri (Raffaello Cortina Editore, 2023) con 30 voti.
Sono stati migliaia i visitatori, provenienti dall’Italia e dall’estero, e centinaia gli studenti, che hanno partecipato ai talk e alle attività in piazza pensate per le scuole e il pubblico nel corso di questa dodicesima edizione. Trieste Next, con una formula di successo ormai consolidata, ha cercato di tracciare, attraverso oltre 300 voci di scienziati, umanisti e grandi personalità italiane e straniere, un profilo del mondo che verrà. Un “mondo nuovo”, sempre più complesso e multisfaccettato, che spetta alla politica e alla società, con l’aiuto della scienza e delle discipline umanistiche, costruire per far fronte alle grandi sfide dei nostri giorni, a partire dalla crisi climatica.
Il comitato dei promotori, che riunisce il Comune di Trieste, l’Università degli Studi di Trieste, Italy Post, Area Science Park, l’Immaginario Scientifico, OGS e SISSA, esprime all’unanimità una forte soddisfazione per il riscontro ottenuto dalla manifestazione quest’anno, reso evidente dall’affluenza di pubblico di ogni età e in buona parte proveniente dall’estero, oltre che dalla regione e dal resto d’Italia.
Sono state già anticipate le date della prossima edizione di Trieste Next, la tredicesima: si svolgerà infatti dal 27 al 29 settembre 2024. Questa dodicesima edizione invece segna l’inizio delle celebrazioni del centenario dell’Università di Trieste, che vedranno l’Ateneo, in grande crescita, e la città di Trieste impegnate nei prossimi 12 mesi nella valorizzazione della ricerca scientifica e nell’alta formazione.
Quest’anno è stato ulteriormente potenziato il programma dedicato alle scuole. Le conferenze e i laboratori pensati per i più giovani sono stati concentrati nella mattinata di venerdì, per andare pienamente incontro alle esigenze di studenti e insegnanti. La risposta è stata eloquente: sono state circa duemila le iscrizioni alle attività proposte dalla rete “Trieste Città della Conoscenza” e coordinate dal Comune di Trieste tramite l’Immaginario Scientifico. Giochi, esperimenti, workshop e mostre interattive (come quella dedicata alla fregata “Novara”, a cura dell’Università di Trieste) si sono svolti principalmente nei gazebo del Villaggio della Conoscenza, con alcuni appuntamenti dedicati nelle due aree talk di Piazza Unità.
L’internazionalizzazione ha compiuto un ulteriore passo in avanti quest’anno, con circa una trentina di appuntamenti organizzati in lingua inglese e relatori provenienti da tutto il mondo, che hanno animato Trieste Next International. La sezione internazionale del festival, come da attese, ha attratto un pubblico eterogeneo, proveniente in buona parte anche dall’estero.
Durante i tre giorni della manifestazione i circa cento eventi organizzati sono stati tutti affollatissimi, così come gli stand e i laboratori dell’ateneo e degli enti scientifici internazionali di Trieste. Sono state molto seguite anche le dirette streaming sui canali social del festival.
Grande successo anche per il concerto al Teatro Verdi, curato dal Conservatorio G. Tartini, della CEMAN Orchestra, con 40 elementi provenienti da 12 diversi Paesi dell’Est Europa, che ha registrato il tutto esaurito.
Come sempre ricercatori e ricercatrici sono stati il fulcro della manifestazione, che permette ogni anno l’incontro tra il pubblico e protagonisti di primo piano della ricerca scientifica, della cultura e del mondo dell’impresa. Tra gli ospiti internazionali Andrea Rinaldo, vincitore dell’International Stockholm Water Prize 2023, il parastronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) John McFall, Henry Sanderson e Paul Ekins, tra i maggiori esperti mondiali di geopolitica delle risorse, Giulio Boccaletti, Ersilia Vaudo e Sandra Savaglio, solo per citarne alcuni.
Per il secondo anno consecutivo l’International Academy si è unita con l’ormai tradizionale progetto Academy Italia, portando a Trieste oltre 400 ricercatori e studenti universitari da tutta Europa e Italia.
Un pubblico di ogni età ha seguito i vari appuntamenti del festival, organizzati dall’Università di Trieste, Area Science Park, Immaginario Scientifico, OGS, SISSA, ICGEB, ICTP, INAF Osservatorio Astronomico di Trieste, INFN Trieste, Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro, ESA, WWF Area Marina Protetta Di Miramare, CNR Istituti di Trieste, Elettra Sincrotrone Trieste, TWAS, Museo Civico di Storia Naturale, INAIL, Anvolt, Fondazione Italiana Fegato, Fondazione Its A. Volta per le Nuove Tecnologie della Vita, IRCCS Burlo Garofolo, ISTAT, Edilmaster, Insiel, Associazione culturale giovanile serba e Conservatorio Di Musica “Giuseppe Tartini”, confermando ancora una volta lo stretto rapporto di Trieste con la scienza e la sua divulgazione.