IL MIO CHATBOT È SEMPRE CON ME: GLI SMART ASSISTANT E I DILEMMI ETICI

Francesco Miele, ricercatore in Sociologia generale

William Hasselberger, docente di Politica e direttore del Digital Ethics Laboratory Catholic University of Portugal

Le aziende tecnologiche stanno sfruttando i recenti progressi nell'Intelligenza Artificiale e nei Modelli di Linguaggio Avanzati per sviluppare “compagni digitali” capaci di conversazioni simili a quelle umane. Assistenti personali AI, tutor, bot per la terapia e il supporto emotivo, e amici o partner romantici virtuali contano ormai decine di milioni di utenti. Alcuni vengono commercializzati come potenziali amici che “si prendono cura” dei loro utenti. In un momento in cui molti paesi stanno sperimentando un calo misurabile della fiducia sociale e un aumento dei livelli di solitudine, isolamento sociale e problemi di salute mentale correlati, è opportuno utilizzare prodotti AI per fornire relazioni e amicizie artificiali? Quali usi dei compagni AI sono etici, ben informati e vantaggiosi per gli individui e la società in generale, e come possiamo distinguerli? Come potrebbe l'uso diffuso influenzare la nostra società, i nostri valori e la nostra comprensione di noi stessi come esseri umani?