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Viaggiare nella scienza, nella tecnologia e nei ricercatori: il filo rosso è in cinque libri

Leggere è come viaggiare ma, quando si parla di scienza, il viaggio spesso sorprende e fornisce visioni inaspettate che fanno riflettere. È il caso della cinquina di titoli finalisti della seconda edizione del Premio Trieste Next – Science Book of the Year, che verrà consegnato in occasione della 13ma edizione di Trieste Next, intitolata “Gli orizzonti dell’intelligenza. La Conoscenza e le frontiere uomo-tecnologie”, in programma dal 27 al 29 settembre prossimi.

I cinque titoli portano alla scoperta di una mente geniale e visionaria, come quella del fisico e matematico John Von Neumann, tra teoria dei giochi, calcolatori e bomba atomica (“L’uomo venuto dal futuro. La vita visionaria di John Von Neumann” di Ananyo Bhattacharya, per Adelphi); del nostro Universo, per svelarne le origini e la sua evoluzione, fornendo le risposte che la scienza può dare a molte delle domande che ci siamo posti almeno una volta e sono al confine con il metafisico (“Prima del Big Bang. Come è iniziato l’universo e cosa è avvenuto prima” di Gian Francesco Giudice per Rizzoli); del tempo e degli strumenti per la sua misurazione che, lungi dall’essere metodiche aride, raccontano dell’entusiasmo della scoperta scientifica e della vita dei primi Sapiens (“Misurare la storia. La nuova linea del tempo dell’evoluzione umana” di Sahra Talamo per Raffaello Cortina editore); deggli errori, di tanti tipi diversi, che sono incidenti di percorso ma fecondi, perché motore di avanzamento della conoscenza (“Storie di errori memorabili” di Piero Martin per Laterza); e, infine, delle tecnologie che, lungi dall’essere neutre, hanno un profondo significato culturale e politico: hanno favorito l’emancipazione, ma, in quanto intrise di quella cultura patriarcale che le ha prodotte, possono diventare motore di diversa oppressione e controllo (“Gender tech. Come la tecnologia controlla il corpo delle donne” di Laura Tripaldi per Laterza).

Il premio, promosso da ItalyPost e dal Comune di Trieste attraverso l’assessorato alle Politiche dell’educazione e della famiglia, con la presidenza scientifica dell’Università di Trieste, intende dare risalto alle più recenti produzioni editoriali – saggistica, biografia e narrativa – che raccontino e analizzino il mondo della scienza, sia sotto l’aspetto della ricerca e della divulgazione sia delle questioni etiche e filosofiche a essa connesse. Tutto ciò è in linea con la finalità del Festival che – sottolinea Antonio Maconi di ItalyPost, che promuove il Premio – è sempre “stata quella di presentare al pubblico temi di attualità scientifica e strumenti per l’approfondimento critico”.

Una selezione piuttosto sofferta, quella di questa cinquina, a opera della Giuria Scientifica del Premio, presieduta da Roberto Di Lenarda, rettore dell’Università di Trieste, composta da 14 giurati e quattro giurate, accademici e giornalisti, in un paniere di 12 volumi preselezionati dalla Direzione del Premio tra le 84 proposte giunte dalle case editrici. Il verdetto finale spetta ora alla Giuria dei Lettori, composta da oltre 250 appassionati di divulgazione scientifica provenienti da tutt’Italia che hanno partecipato a una call per farne parte. “Il Premio vuole essere un invito al pubblico di Next, ma non solo, a osservare la realtà e i grandi cambiamenti in atto con sguardo critico – sottolinea Roberto Di Lenarda -. La lettura di opere di divulgazione scientifica, oltre che divertente e stimolante, aiuta a orientarsi nell’oceano di informazioni spesso confuse o addirittura fuorvianti nel quale siamo immersi”. Il titolo vincitore sarà annunciato domenica 29 settembre alle 11.30 sul palco di Trieste Next.

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